Conte: "Lo scudetto sul petto pesa come un macigno". Buongiorno, Milan a rischio

Un'altra battaglia vinta che Antonio Conte può faticosamente lasciarsi alle spalle. Il Pisa tiene il Napoli sul filo fino all'ultimo istante ma non basta e gli azzurri sono da soli in vetta dopo quattro giornate a punteggio pieno. Eppure, a margine della gara, l'allenatore ha voluto sottolineare il valore effettivo dei rinforzi. "Partire con quattro vittorie non è mai semplice per nessuno e averlo fatto ci dà soddisfazione. Io ribadisco il concetto: abbiamo fatto un mercato per riempire una rosa che praticamente non esisteva, poi che sia importante o meno è da valutare perché abbiamo preso calciatori che vengono da altre realtà e hanno bisogno di tempo. Ci vuole pazienza. Sarà l'anno più complesso in assoluto, le altre rivali hanno già fatto queste annate e sono già strutturate, noi ci ritroviamo con giocatori che necessitano di fare esperienze. Bisogna aspettare che i ragazzi crescano, non possiamo giocare sempre con gli stessi undici. I rischi ce li stiamo prendendo in corso d'opera. Se prendiamo nove giocatori, significa che abbiamo rifatto mezza squadra e con lo scudetto sulla maglia vuol dire generare aspettative. Lucca deve abituarsi al nuovo contesto, a sentire il livello, anche in allenamento. Quindi dico: tempo e pazienza. Il mercato è importante a livello numerico, spendere 150 milioni per nove giocatori facendo la media non vuol dire aver preso il campione da 50-60 milioni", ha osservato Conte.
"Il discorso fatto per Lucca vale per tutti - ha proseguito il tecnico - Lorenzo è serio, ha voglia di lavorare e di imparare, starà a me e allo staff cercare di implementare la sua conoscenza calcistica e quella degli altri nuovi acquisti. Se pensate che abbiamo preso giocatori pronti, non ci siamo. Questi calciatori hanno bisogno di tempo per integrarsi, noi non abbiamo tempo e ci stiamo prendendo dei rischi. Pensiamo a Hojlund, che era al Manchester United ma non giocava. Questa è la realtà dei fatti". C'è chi invece c'era già l'anno scorso, ma adesso sembra davvero essersi preso il Napoli: Leonardo Spinazzola. "È questo tipo di giocatore, ha avuto quel problema al tendine agli Europei nel momento migliore della carriera ma sta tornando ai suoi livelli. Se è concentrato per tutti i novanta minuti è impressionante, ha qualità e quantità. D'altronde, è lui che sta giocando per ora".
Domenica sarà Milan-Napoli, seconda contro prima. Ma è ancora troppo presto per dipingere duelli da titolo. "Stiamo guardando il percorso. Abbiamo messo 12 punti in cascina ed è importante essere partiti col piede giusto. Sappiamo benissimo che il Milan è un'altra squadra che ha fatto la Champions e si è rinforzato con una rosa già strutturata. Testa bassa e pedalare, conosciamo i nostri pregi e i nostri difetti, con i margini di miglioramento che passano per la crescita dei nuovi. Lo scudetto sulla maglia pesa come un macigno per aspettative e responsabilità. Bisogna accettare gli errori con pazienza", ha ripetuto Conte. Il finale di partita è stato agitato dal rientro del Pisa e non lo nasconde. "Dobbiamo portare il defibrillatore in panchina per me. Potevamo stare un po' più tranquilli. Per Buongiorno dobbiamo capire cosa ha avuto, sicuramente faremo delle valutazioni sperando che non sia niente di che altrimenti dovrà farsi benedire", ha concluso con un sorriso stanco. Ma il Napoli è primo da solo, gli passerà.
La Gazzetta dello Sport